martedì, Luglio 16, 2024

LAVORI PUBBLICI – GESTIONE APPALTI: in cantiere le novità per la riforma degli Appalti

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Riforma degli appalti pubblici,  riparte lo studio della commissione Lavori pubblici del Senato, nuova stesura del Codice appalti secondo nuovi presupposti che provvederemo ad esaminare.

Vediamo le principali novità:

Nuovi poteri all’Anac: sarà l’Autorità nazionale anticorruzione ad operare sempre con maggiori controlli nel settore di vigilanza nel settore degli appalti pubblici.

Infatti, oltre a quelli ad oggi in essere, le funzioni di detto organismo andranno sempre più verso la redazione e l’ elaborazione di linee guida, ovvero di bandi che siano “bandi tipo”, di “contratti tipo” ma anche l’imposizione di atti vincolanti con funzioni di verifica e controllo.

Inoltre sarà funzione dell’Anac, anche l’adozione di atti e comunicazioni riguardanti poteri di controllo, raccomandazione, intervento cautelare e sanzionatorio, nonchè di nuova regolamentazione amministrativa, al fine di eliminare la corruzione nell’ambito della burocratizzazione degli appalti.

 Tutto attraverso l’Avcpass: infatti il processo di espletamento delle gare di appalto, sarà imperniato sulla verifica ed all’accertamento dei requisiti di qualificazione da parte delle stazioni appaltanti. L’accesso all’Avcpass avverrà mediante una banca dati centralizzata a cui si collegheranno in modo informatico le Stazioni Appaltanti.

Revisione dell’appalto integrato: è l’appalto che prevede una gara con la quale è affidata la progettazione e la realizzazione dell’opera ad un unico soggetto.

In un primo momento, tale appalto, doveva essere bandito nella riforma degli appalti, poiché si voleva dare maggiore importanza alle gare da espletarsi mediante la prioritaria disponibilità in gara già del progetto definitivo ed esecutivo.

Una nuova formulazione, potrebbe viceversa, parlare di limitare il ricorso a tale tipo di istituto.

Gare da espletarsi mediante l’offerta economicamente più vantaggiosa: potrebbe diventare il criterio per l’aggiudicazione degli appalti, ma con una serie di garanzie: ovvero la nomina di commissari di gara mediante sorteggio tra una rosa di nomi predisposta presso l’Anac.

Il fine è quello di scegliere commissari che abbiano oltre al requisito della moralità, quello della professionalità e della competenza.

Qualificazione delle imprese e delle stazioni appaltanti: la riforma delle società di attestazione (Soa), i criteri reputazionali per le Imprese, sotto l’aspetto strettamente tecnico e di Now-How ed anche sotto l’aspetto della legalità potrebbero rappresentare i nuovi principi per le attestazione delle Imprese.

Inoltre, è prevista anche la qualificazione delle Stazioni Appaltanti mediante un sistema che sarà posto in essere dall’Anac, mediante la verifica delle capacità delle stesse sotto l’aspetto tecnico-organizzativo.

Novità sul contraente generale: interessante potrebbe essere la verifica da farsi ai poteri ed alla preparazione del Responsabile del Procedimento, andando ad eliminare negli appalti pubblici di lavori, (affidati ad un contraente generale) che ci possa essere la possibilità di dare incarichi di Direzione Lavori a personale appartenente allo stesso Contraente generale.

Novità su finanza di progetto e lavori in house: sarà legiferato un Codice degli Appalti snello, con la semplificazione degli articoli, che si potrebbero ridurre anche a meno della metà di quelli attuali (si parla di circa 250 articoli a fronte degli attuali circa 600)

In esso, saranno sicuramente reiscritte tutte le regole dell’affidamento mediante di project financing.

Il tutto al fine di far affluire capitali privati nell’ambito delle opere pubbliche.

Per i lavori “in house” invece, oltre alla garanzia dei livelli di pubblicità delle procedure per gli appalti pubblici sarà sviluppata la valutazione di più offerte, in relazione all’oggetto e al valore della prestazione.
La riduzione delle stazioni appaltanti mediante aggregazione: oggi le Stazioni Appaltanti nel nostro paese sono circa 30.000, per cui è ovvio la necessità di ridurne drasticamente il numero.

Per questo, si provvederà ad una centralizzazione delle Stazioni Appaltanti, con la riduzione delle stesse, proponendo un sistema di qualificazione vero e proprio delle stesse(come esposto sopra).

Per cui le stazioni Appaltanti a seconda del grado di qualificazione, potranno gestire contratti.

La costituzione del performance bond: ricoprirà una fondamentale funzione la “garanzia globale di esecuzione”. Con tale istituto, si assicura che in caso di inadempimento o fallimento di un’impresa durante l’esecuzione dell’appalto, vi siano almeno due imprese sostitute, pronte ad intervenire per il completamento dei lavori di appalto. Lo scopo resta quello di garantire la Stazione Appaltante al compimento dell’opera.

Perizie di varianti: il fine è quello di limitare il ricorso alle Perizie di Variante, per questo, già l’ANAC, provvede al monitoraggio delle variazioni in corso d’opera, per cui saranno introdotte nuove norme tese a scongiurare il ricorso a tale istituto che permette la variazione di opere progettuali durante il corso dell’opera.

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