Ma come fare per individuare la categoria prevalente di un appalto? Il quesito si è posto in un parere di precontenzioso dell’Anac, a seguito di un quesito proposto da un Operatore Economico, in merito alla correttezza della individuazione della categoria di qualificazione SOA in una gara di appalto. In particolare, lo stesso, evidenziava la non correttezza della categoria di qualificazione OG 6, indicata nella lex specialis, in luogo della OG 10. Infatti lo stesso sosteneva che essendo il lavoro oggetto della procedura di gara, un lavoro di cablaggio e di connessione elettriche, con prevalenza di lavori rientranti nella tipologia relativa a “OG 10: impianti per la trasformazione alta/media tensione e per la distribuzione di energia elettrica in corrente alternata e continua ed impianti di pubblica illuminazione”, e non nella categoria “OG 6: Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione”. Questo sarebbe anche avvalorato da quanto sostenuto l’Autorità, che ha più volte sottolineato che al fine della individuazione della categoria prevalente di un appalto di lavori, è necessario tener conto del computo metrico estimativo nonché del capitolato tecnico, e di tutti gli allegati alla documentazione di gara (in tal senso Parere n.16 del29/07/2014; delibera n. 1378/2016; delibera n. 791/2017).L’Autorità, ha anche più volte sottolineato che, quanto era disciplinato dall’art. 84 del d.lgs. 50/2016 (e relativa disciplina attuativa contenuta nel d.p.r. 207/2010), articolato in categorie di opere generali e speciali e classifiche, deve intendersi come inderogabile da parte della Stazione Appaltante, che non può liberamente prescrivere nel bando di gara il possesso di categorie o classifiche differenti rispetto a quelle fissate dalla legge Per cui, l’individuazione della categoria prevalente e della classifica alla quale appartengono le opere da appaltare, non è rimessa alla discrezionalità della Stazione Appaltante, ma deve essere effettuata dal progettista sulla base delle vincolanti indicazioni contenute nel d.p.r. n. 207/2010 e, pertanto, ricade nella sua sfera di competenza e di responsabilità dello stesso.
Secondo l’Autorità, il lavoro oggetto di quesito, comprende in via esemplificativa le opere di captazione delle acque, gli impianti di potabilizzazione, gli acquedotti, le torri piezometriche, gli impianti di sollevamento, i serbatoi interrati o sopraelevati, la rete di distribuzione all’utente finale, i cunicoli attrezzati, la fornitura e la posa in opera delle tubazioni, le fognature con qualsiasi materiale, il trattamento delle acque reflue prima della loro immissione nel ciclo naturale delle stesse, i gasdotti, gli oleodotti. Pertanto, lavori in categoria OG6, e la disciplina di riferimento, della scrivente Autorità e degli elaborati progettuali, nonché dei chiarimenti resi dalla Stazione Appaltante, rendono l’individuazione della categoria di qualificazione, scevra da censure in considerazione dell’oggetto e della natura dell’appalto in esame.
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