E’ diventato Legge, il Decreto Legge n°19/2024, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2024, Supplemento Ordinario n. 19, ed annoverata come Legge 29.4.2024 n° 56 ed il titolo Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” (Decreto PNRR 2024).
Tra le varie modifiche intercorse, anche in fase di conversione in Legge, vi è quella riguardante la verifica congruità dei costi della manodopera, che a seguito di varie e significative indicazioni, riportate nei commi 2 e 10 dell’articolo 29 della suddetta Legge, hanno portato ad un risultato ampiamente dettagliato per il controllo dei costi suddetti negli appalti. In particolare il concetto riguarda il controllo dell’incidenza della manodopera nell’ambito degli appalti pubblici e privati, nonché la possibilità per gli appaltatori, non in regola, di poter, in fase finale, ottemperare e sanare mancati versamenti agli enti preposti al controllo, mediante un versamento a saldo, per la regolarizzazione della contribuzione delle maestranze. Il suddetto articolo 29, modificando il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, impone di riconoscere al personale impiegato nell’appalto di opere o servizi e nei relativi subappalti, degli stessi, un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative (già previsto nel comma 1dell’articolo 11, del Decreto Legislativo n. 36/2023), sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto e del subappalto. E’ ribadito altresì, in detto articolo, che quanto disposto per gli appaltatori è valido anche per la somministrazione di prestatori di lavoro, nei casi di subappalto, di distacco della manodopera ed altro. Il comma 10, dell’articolo 29 della suddetta Legge 29.4.2024 n° 56, prevede altresì che, il committente, negli appalti privati di importo pari o superiore ai 70.000 euro, o il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, provvedano alla verifica della congruità dell’incidenza della manodopera, come da Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche 25 giugno 2021, n. 143. Con la Legge 56/2024, viene altresì prevista una sanzione pecuniaria, nei casi in cui il committente per i lavori privati o il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, non ottemperino alla verifica finale della congruità dell’incidenza della manodopera.Le pene vanno dai 1.000 ai 5.000 euro per i lavori privati, per importi di appalto pari o superiore a 500mila euro e la comunicazione di violazione all’Anac nonché la valutazione nelle performance per quanto riguarda il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, valida per importi di appalto pari o superiore a 150mila euro.
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