martedì, Luglio 16, 2024

BONUS 110%-90% RISTRUTTURAZIONI: quali sono i requisiti per l’accesso nel 2023?

Bonus 110% - 90% Ristrutturazioni

Per la Cila ( Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presentata dall’ 1.1.2023,e per lavori iniziati nel 2023, attestabile anche mediante la redazione di atti dal direttore dei lavori, il Bonus 110% – 90% Ristrutturazioni spetta soltanto ai soggetti che abbiano i seguenti requisiti:
• contribuente titolare di un diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà) o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione);
• unità immobiliare che sia adibita ad abitazione principale;
• contribuente che sostiene le spese possieda un reddito di riferimento, determinato in base al comma 8-bis.1 dell’articolo 11913, non superiore a 15.000 euro.
E’ la prima volta che viene richiesto il requisito della proprietà o della titolarità di un diritto reale di godimento dell’edificio, e risulta valido soltanto per gli interventi a partire dalla Cila presentata dall’ 1.1.2023,e per lavori iniziati nel 2023, in attuazione del Decreto Legge 11/2023, diversamente agli anni precedenti, nei quali, per poter usufruire del Bonus 110% – 90% Ristrutturazioni e per godere dei relativi benefici, bastavano persone fisiche anche non titolari di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sui beni oggetto di intervento, quindi come potrebbero essere anche i familiari conviventi. Il secondo requisito è quello dell’abitazione principale e per essa, quella nella quale la persona fisica, possiede a titolo di proprietà o di altro diritto reale, o che i suoi familiari dimorano abitualmente. Per cui, se si effettuano interventi su due immobili, uno adibito a propria dimora abituale e un altro adibito a dimora abituale di un proprio familiare, può usufruire della detrazione di cui al Bonus 110% – 90% Ristrutturazioni, soltanto l’immobile adibito a dimora abituale del titolare dell’immobile, per cui non diventa utile, ai fini della detrazione che il secondo immobile sia adibito a dimora abituale di un familiare. Solo nel caso in cui, l’immobile oggetto degli interventi, all’inizio dei lavori non rappresenti l’abitazione principale, ma lo diventi a fine lavori, lo stesso può godere delle detrazioni del Bonus 110% – 90% Ristrutturazioni. Per quanto riguarda invece, il terzo requisito ovvero il reddito complessivo familiare, lo stesso si compone da tutti i redditi complessivi posseduti nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa, dal contribuente, dal coniuge del contribuente, non legalmente ed effettivamente separato, o dal soggetto legato da unione civile. Vanno quindi sommati, i redditi:
• del contribuente;
• del convivente del contribuente,
• dei familiari del contribuente;
• i figli e ogni altra persona indicata purché siano fiscalmente a carico

Per cui diventa molto più restrittivo l’utilizzo del Bonus 110% – 90% Ristrutturazioni dopo le modifiche intervenute con il Decreto Legge 11/2023, convertito in Legge 11 aprile 2023, n. 38 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34

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