Ma cosa succede per gli errori che vengono trasmessi in modo involontario sulla piattaforma dedicata ai Bonus dell’Edilizia dall’Agenzia delle Entrate? Ebbene la circolare 33/E del 6.10.2022 con l’oggetto “Modifiche introdotte dal decreto “Aiuti-bis” alla disciplina dell’opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, e chiarimenti in merito alla regolarizzazione di errori nella indicazione dei dati nella comunicazione per l’esercizio dell’opzione” ha posto rimedio ad eventuali regolarizzazione formali di errori. A questo tema sono dedicati, su 5 paragrafi che contemplano le possibili casistiche. Il primo denominato:
• paragrafo 5) tratta errori collegati all’erronea indicazione dei dati nella comunicazione per l’esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
• paragrafo 5) tratta errori collegati all’erronea compilazione della Comunicazione;
• paragrafo 5.2) tratta errori collegati all’errore formale;
• paragrafo 5.3) tratta errori collegati all’errore sostanziale.
Oppure alcuni contenuti, per sanare alcune criticità come:
• paragrafo 5.2.1 tratta errori collegati all’errore allo Stato avanzamento lavori (SAL);
• paragrafo 5.2.2 tratta errori collegati all’ importo del credito ceduto inferiore alla detrazione spettante;
Ed una serie di procedure al paragrafo 5.4 che tratta le integrazioni e le remissione in bonis
In sostanza però detta circolare giustamente evidenzia che la totale assenza di requisiti, previsti per la fruizione dei bonus dell’edilizia, comporta il recupero dell’ammontare della detrazione, della quale si è usufruito in modo improprio, sia esso come sconto in fattura o cessione del credito, nonché la maggiorazione di interessi e sanzioni relativi a detti importi.
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