
Attraverso la circolare n°28/E del 25.7.2022 dell’Agenzia dell Entrate, evidenziamo in 12 punti, i documenti necessari per accedere alla detrazione, deduzione etc , dai redditi, delle spese per i lavori riguardanti il Bonus Facciate 90%. In particolare ricordiamo che, per il Bonus Facciate 90%, dal 2022 diventato del 60%, i beneficiari della detrazione possono usufruire di:
• SCONTO IN FATTURA: ovvero di uno sconto sul corrispettivo dei lavori, anticipato dal fornitore che ha eseguito gli interventi, e che recupera detti importi mediante credito d’imposta;
• CESSIONE DEL CREDITO: ovvero cedere il credito d’imposta pari all’importo riguardante la detrazione sull’importo lavori eseguiti, a soggetti terzi quali istituti di credito e intermediari finanziari;
La documentazione occorrente per la dimostrazione delle spese sostenute, da verificare e conservare , per poter usufruire delle detrazione è la seguente:
- Fatture comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi ovvero documentazione relativa alle spese il cui pagamento non possa essere eseguito con bonifico (ad esempio, per pagamenti relativi ad oneri di urbanizzazione, ritenute d’acconto operate sui compensi, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori)
- Ricevuta del bonifico bancario o postale (anche on line), recanti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
- Abilitazioni amministrative dalle quali si evince la tipologia dei lavori e la data di inizio dei lavori; in assenza, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 2000, che attesti la data di inizio e la detraibilità delle spese sostenute
- Certificazione urbanistica dalla quale risulti che l’edificio oggetto dell’intervento ricade nelle zone assimilate alle zone A o B –
- Copia della domanda di accatastamento, per gli immobili non ancora censiti – Ricevute di pagamento dei tributi locali sugli immobili, se dovuti –
- Dichiarazione dell’amministratore del condominio che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condòmino e la misura della detrazione. In assenza di amministratore o in assenza di tale dichiarazione, è necessario visionare tutta la documentazione inerente la detrazione –
- In mancanza del codice fiscale del condominio minimo (documentazione ordinariamente richiesta per comprovare il diritto alla agevolazione), autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio
- Dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nel caso gli interventi siano effettuati dal detentore dell’immobile –
- Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 2000, che attesti la sussistenza del requisito della visibilità, anche parziale, dell’involucro esterno dell’edificio interessato dai lavori –
- Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 2000, che attesti che il contribuente non ha usufruito delle modalità alternative alla fruizione diretta della detrazione (sconto in fattura o cessione del credito) –
- Per gli interventi influenti dal punto di vista termico: o in caso di lavori iniziati prima del 6.10.20 anche: scheda descrittiva con CPID, asseverazione dei requisiti tecnici, APE, relazione ai sensi dell’art. 8, comma 1, del d.lgs. n. 192 del 2005 o provvedimento regionale equivalente, schede tecniche dei materiali (se prevista, marcatura CE e DOP), stampa della e-mail inviata dall’Enea contenente il codice CPID o in caso di lavori iniziati a partire dal 6.10.20 anche: scheda descrittiva con CPID;
- asseverazione dei requisiti tecnici e congruità delle spese, computo metrico, APE, relazione ai sensi dell’art. 8, comma 1, del d.lgs. n. 192 del 2005 o provvedimento regionale equivalente, schede tecniche dei materiali (se prevista, marcatura CE e DOP), stampa della e-mail inviata dall’Enea contenente il codice CPID.
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