Per quanto riguarda il piano di manutenzione, previsto in uno dei pochi articoli ancora vigenti del vecchio Regolamento Dpr 207/2010, ovvero l’articolo 38, è un documento complementare al progetto esecutivo. In esso, il progettista programma e pianifica l’attività di manutenzione relativa al progetto, per conservarne il valore economico e l’efficienza di quanto costruito. Esso si compone di tre parti sostanziali: il manuale d’uso, il manuale di manutenzione, il programma di manutenzione. Chiaramente essendo la manutenzione in funzione del realizzato, sso va aggiornato, secondo quanto poi realizzato dall’esecutore in sede di realizzazione dei lavori. Pertanto, lo stesso piano di manutenzione, va verificato e contestualmente aggiornato dal direttore dei lavori, che approva le varianti, e che all’atto della consegna delle opere di tutte le sue parti, delle attrezzature e degli impianti, è tenuto a dare tutte le informazioni necessarie al fine di rendere manutentibili le opere realizzate.
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