martedì, Luglio 16, 2024

GARE DI APPALTO: rimane incertezza sulla ribassabilità della manodopera nelle gare di lavori

Il costo della manodopera non ribassabile negli appalti, è un indirizzo vigente nella normativa degli appalti.

Nonostante che i nostri legislatori si siano resi conti dell’iniquità della norma che indica alle Stazioni Appaltanti di scorporare,nei bandi di gara, gli importi legati al costo della manodopera dai costi dei lavori, purtroppo ad oggi tale norma rimane vigente.

Infatti alla stregua degli oneri della sicurezza nei bandi di gara, evidenziati in modo separato dall’importo dei lavori, a partire dal 13 luglio 2011 si sono aggiunti tra gli importi non ribassabili, anche gli oneri legati ai costi della manodopera.

Ma tale norma introdotta dall’articolo 81 comma 3 bis del decreto sviluppo, ha generato notevole confusione,  perché non risultava chiaro chi dovesse estrapolare dai progetti tale importo della manodopera (sela StazioneAppaltante, se il concorrente o se il progettista nell’ambito del computo).

Maggiore confusione l’ha creata nel momento in cui  il decreto sviluppo sembra aver indicato i soli settori ordinari come destinatari della norma, visto che non menziona in alcun modo i settori speciali.

Tutto ciò ha creato ulteriore confusione, dando incertezza, visto che, invece, la non ribassabilità degli oneri della sicurezza è sancita dalla normativa quanto meno per per i settori ordinari.

Anche l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, in una riflessione, ha posto l’attenzione sul rispetto della normativa sulla manodopera e sulle offerte delleImprese e la loro accettazione che deve tener conto di tutti i costi della manodopera per la realizzazione dei lavori.

Fatto sta che ad oggi sono pochi i bandi di gara che si sono uniformati direttamente  a detta indicazione normativa, per cui cresce l’incertezza tra le Stazioni Appaltanti e le Imprese concorrenti sulla ricezione di detta norma, a rischio, talvolta, di impugnazione dei bandi di gara.

In verità, lo spirito che potrebbe aver suggerito quanto previsto dal testo di legge sulla manodopera, riguardava la tutela del rispetto dei salari minimi nell’ambito dei lavori pubblici e lo stop definitivo ai maxiribassi nelle gare.

C’è da dire, però, che già prima dello scioglimento del vecchio governo, era previsto un decreto legge per modificare la suddetta norma, vista la confusione generata, però poi l’imminente crisi e l’abdicazione del vecchio governo non hanno permesso l’abolizione di tale norme che oggi condiziona in maniera significante la partecipazione alle gare.

(Riproduzione riservata)

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