Per quanto riguarda la valutazione delle offerte anomale vige l’art. 97 del D. Leg.vo 50/2016 e s.m.i. e nel comma 1 si ribadisce che “Gli operatori economici forniscono, su richiesta della stazione appaltante, spiegazioni sul prezzo o sui costi proposti nelle offerte se queste appaiono anormalmente basse, sulla base di un giudizio tecnico sulla congruità, serietà, sostenibilità e realizzabilità dell’offerta”
Infatti ,le Stazioni Appaltanti, sono responsabili della valutazione ai sensi dell’articolo 30 del D. Leg.vo 50/2016 e s.m.i. che gli operatori economici possano rispettare gli obblighi di natura sociale ed economici, con particolare attenzione all’attuazione dai contratti collettivi dei lavoratori.
Per cui , deve essere esclusa dalla gara di appalto, qualsiasi offerta bassa ed anomala, e che presenti un costo del personale che risulti essere inferiore ai minimi salariali.
Per minimi salariali si intendono quelli richiamati, al comma 16, dell’art. 23 del D. Leg.vo 50/2016, indicati nelle tabelle redatte dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale.
La valutazione della manodopera per cui viene effettuata in funzione dei:
1. Costi retribuivi diretti e indiretti;
2. Numero di ore da dedicarsi all’appalto per la sua realizzazione.
Per cui, con la prescrizione prevista dal comma 5, dell’art.97 del D. Leg.vo 50/2016, va esclusa e l’offerta per la quale non si giustifica sufficientemente il basso livello di prezzi e sono:
• gli obblighi di natura sociale ed economici, con particolare attenzione all’attuazione dai contratti collettivi dei lavoratori;
• il costo del personale risulti essere inferiore ai minimi salariali retributivi indicati nelle apposite tabelle di cui al comma 16, dell’art. 23 del D. Leg.vo 50/2016, ovvero le tabelle redatte dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale.
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