Raffica di deroghe al Codice degli Appalti ed al Testo Unico dell’Edilizia, previste dal DPCM 22.1.2014 anche in tema di acquisizione del permesso a costruire
Riguarda i Sindaci ed i Presidenti delle Province, per quanto riguarda di immobili adibiti ad uso scolastico e ricadenti sotto la propria giurisdizione, sui quali debbano eseguirsi lavori al fine di innalzare il livello di sicurezza degli stessi edifici scolastici.
Gli interventi riguardanti beni immobili vincolati con vincoli paesaggistici, culturali etc, non potranno prevedere variazioni di sagoma o variazione della destinazione d’uso.
Ma vediamo nel dettaglio le deroghe che riguarderanno il Codice degli Appalti D. Lgs 163/06:
- I contratti di appalto potranno essere stipulati prima dei 35 giorni previsti dal Codice degli Appalti;
- Si potranno derogare i controlli sul possesso dei requisiti fatto dalle Stazioni Appaltanti;
- Si potranno derogare i termini di ricezione delle domande di partecipazione e di ricezione delle offerte che possono prevedere che ogni termine minimo possa essere ridotto a non meno della metà;
- Si potranno derogare gli avvisi di procedure di affidamento dei lavori e le relative procedure per i contratti di lavori pubblici sottosoglia;
- Si potranno derogare i termini di ricezione delle domande di partecipazione e di ricezione delle offerte per i contratti di lavori pubblici sottosoglia offerte che possono prevedere che ogni termine minimo possa essere ridotto a non meno della metà;
- Si potrà derogare l’individuazione dei lavori in economia e della relativa procedura di applicazione degli stessi
Per quanto riguarda invece il Testo Unico dell’Edilizia D.p.r. 380/2001 e s.m.i. la deroga in particolare riguarda:
- Le richieste inerenti gli Interventi subordinati a permesso di costruire salvo che l’intervento comporti mutamenti della destinazione d’uso o modifica della sagoma di immobili sottoposti a vincolo di cui al D. Lgsvo 42/2004;