“Variazioni sostanziali e variazioni non sostanziali”, sono queste caratteristiche in cui saranno classificate le varianti progettuali in corso d’opera ed alle quali si ispirerà un punto riguardante le modifiche al Codice degli Appalti contenuto nel Testo approvato in Senato.
Riguarderà, in maniera esclusiva, gli insediamenti produttivi strategici e alle infrastrutture strategiche private di preminente interesse nazionale nelle alle fasi della loro esecuzione dei lavori, ma nulla vieta che il principio suddetto diventi esplicito per la gestione delle varianti in generale.
In sostanza, è previsto che ogni variazione in corso d’opera debba essere motivata e giustificata da situazioni sopravvenute e solo “impreviste ed imprevedibili”.
La stessa, come già oggi, dovrà essere autorizzata dal Responsabile del Procedimento.
E’ altresì ribadita la possibilità della rescissione contrattuale, già oggi in essere, al superate di alcune soglie di importi percentuali (20% importo contrattuale?), rimane, altresì, in caso di errori di progettazione, la responsabilità diretta del Progettista