martedì, Luglio 16, 2024

GARE D’APPALTO: risultati del sondaggio – Interessante sorpresa

Dal nostro sondaggio è risultata ampia la preferenza data alle gare espletate con il massimo ribasso rispetto a quelle espletate con l’offerta economicamente più vantaggiosa.

E’ sicuramente condivisibile l’opinione espressa in maggioranza dei lettori di questo blog, che ringraziamo per la loro disponibilità e sensibilità.

Però analizziamo anche quali potrebbero essere le reali motivazioni di una scelta così precisa, valutando in particolare i seguenti fattori tecnici-operativi:

  • economicità nella preparazione della gara: una gara al massimo ribasso ha dei costi contenuti rispetto a una gara espletata mediante un’offerta economicamente più vantaggiosa ed è immediato e facile  fare due conti da parte degli operatori economici che conoscono bene l’argomento.
  • la trasparenza della procedura: l’ offerta economicamente più vantaggiosa inizia con la fase di gara e termina, indirettamente, con l’ultimazione dei lavori oggetto di gara.

Talvolta, le migliorie progettuali offerte in fase di gara, sono stravolte con approvazioni di varianti al progetto originario, per intervenute esigenze della stazione appaltante. Per cui, non sempre, ciò che l’appaltatore aggiudicatario offre con una serie di migliorie rispetto al progetto in gara, viene poi messo in opera in modo tassativo.

  • Il criterio tempo: nell’offerta economicamente più vantaggiosa, il criterio della riduzione dei tempi contrattuali è una delle caratteristiche più in voga che non sempre è sinonimo di qualità nelle lavorazioni o nel rispetto della salvaguardia della sicurezza del lavoro. Questo, pertanto, talvolta da adito a proroghe, rilasciate anche per inadempienze della stazione appaltante che rendono poi vana l’offerta del criterio tempo contrattuale effettuata dall’appaltatore aggiudicatario a discapito di altri concorrenti che in modo meno lungimirante hanno reso delle offerte più moderate.
  • la immodificabilità del progetto offerto: sarebbe importante che nell’ l’offerta economicamente più vantaggiosa, un progetto che sia stato scelto come il migliore dalla commissione aggiudicatrice, sia messo in opera senza dover ovviare con varianti o altro che talvolta mutano totalmente il progetto stesso rendendo vane tutte le valutazioni fatte dalle commissioni di gara in tema di economicità più vantaggiose.

 

Però anche le gare espletate con il massimo ribasso hanno bisogno di certezze, sotto l’aspetto tecnico-valutativo e queste possono essere riassumersi come segue:

  • valutazione seria dei giustificativi: è importante partire da un’attenta valutazione della manodopera e della produttività della stessa, in funzione di parametri oggi esistenti in funzione delle categorie di lavoro, con la credibilità di scostamenti in fase di gara,  da detti parametri, in una percentuale realistica e razionale. Valutazione nel costo dei materiali delle forniture e dei noleggi come delle spese generali, lasciando ampia libertà nell’ambito dell’utile dell’impresa.
  • Il ricorso estremo a perizie di variante: ed in queste è utile che i nuovi prezzi siano ribassati dell’importo di cui al ribasso d’asta per l’intero importo di perizia (e non soltanto per il quinto d’obbligo) come deterrente per l’appaltatore a porre in essere lacune progettuali ed errori palesi che portano verso la redazione di perizie di varianti a scapito di altri concorrenti meno lungimiranti e più moderati nell’offerta della percentuale di ribasso.
  • la redazione di progetti veramente esecutivi: che siano messi in gara completi, dettagliati nei minimi particolari in modo da non dare  adito a riserve per lacune progettuali.

In entrambi i casi le normative che regolano l’espletamento delle suddette tipologie di gara esistono e la giurisprudenza è alquanto esplicita per cui spetta solo agli operatori del settore utilizzarla con molta attenzione.

Aggiungo che, secondo me, non sarebbe il caso di rendere operativa l’esclusione automatica per importi da Euro 1.000.000 a 4.850.000  (come da ultime normative) che comporta dei maggiori costi sui bilanci delle stazioni appaltanti, sarebbe il caso, forse, di  ritornare al massimo ribasso con una verifica molto tecnica dei giustificativi di gara. Questo, darebbe, l’opportunità alle stazioni appaltanti di incamerare tutti i risparmi dovuti ai ribassi d’asta, in un periodo di congiuntura economica come l’attuale, per poterli poi utilizzare per finanziare altri progetti e far lievitare anche le gare a disposizione delle imprese.

Nel frattempo sul nostro blog è presente un altro sondaggio sempre in tema di gare di appalto, in cui puoi esprimere il tuo parere, sulla valutazione dei giustificativi per le offerte anomale…

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