Il parere di precontenzioso dell’ Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici n°144 del 12.9.2012, ha focalizzato l’ attenzione sull’esclusione in fase di gara di un’ Impresa per non aver rispettato il Disciplinare di gara.
Il parere, è stato richiesto all’Avcp , sulla legittimità di esclusione da una gara, di un’Impresa per aver presentato una busta contenente l’offerta economica senza la dicitura “Busta B – offerta economica”, con eventuale violazione di quanto previsto nel Disciplinare di gara.
Secondo detto parere dell’Avcp, la mancata indicazione sulla busta contenente l’offerta economica è da valutare sempre ai sensi dell’articolo 46 comma 1 bis D.Lgs. 163/2006.
Nel parere, è altresì richiamata, la sentenza del Consiglio di Stato, sez. III, 01 febbraio 2012, n. 493, che ha confermato le cause di esclusione previste l’art. 46, comma 1 bis, del codice dei contratti,ovvero il mancato adempimento alle prescrizioni previste dal codice e dal regolamento e da altre disposizioni di legge vigenti nonché nei casi di incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta, per difetto di sottoscrizione o di altri elementi essenziali ovvero in caso di non integrità del plico contenente l’offerta o la domanda di partecipazione o altre irregolarità relative alla chiusura dei plichi, tali da far ritenere, secondo le circostanze concrete, che sia stato violato il principio di segretezza delle offerte; ma i bandi e le lettere di invito non possono contenere ulteriori prescrizioni a pena di esclusione.
Per cui l’esclusione a parere dell’Avcp è da considerare illegittima, visto i termini di detta sentenza ma visto pure che su una delle due buste (da inserire nel plico) era richiamata la dicitura “ Busta A: documentazione”, e pertanto per mera esclusione, la seconda busta non poteva contenere altro che l’offerta economica.