Dal Decreto 20 maggio 2019 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, denominato” Rilevazione dei prezzi medi per l’anno 2017 e delle variazioni percentuali annuali, in aumento o in diminuzione, superiori al dieci per cento, relative all’anno 2018, ai fini della determinazione delle compensazioni dei singoli prezzi dei materiali da costruzione piu’ significativi.”, anche per l’anno 2018, come del resto emendato dal combinato dell’art. 133 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, eall’art. 216, e del comma 27-ter, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, sono stati rilevati i maggiori prezzi medi, per l’anno 2017.
Ricordiamo, che la rilevazione prezzi fatta dal suddetto Decreto, riguardano i materiali da costruzione piu’ significativi che hanno subito variazioni percentuali annuali, in aumento o in diminuzione, superiori al dieci per cento e verificatesi nell’anno 2018 per effetto di circostanze eccezionali.
Per tali materiali, le imprese appaltatrici di contratti di lavori pubblici, possono richiedere la compensazione dei prezzi in funzione dell’aumento e delle rispettive quantità salizzate.
Per questo, le variazioni percentuali, sono quelle individuate con una percentuale superiori al dieci per cento di incremento dei prezzi.
La variazione di detti prezzi, è quella relativa all’anno 2018, rispetto ai prezzi medi rilevati con riferimento all’anno 2017.
Ma quali sono i materiali da costruzione con variazione percentuale superiore al 10% dall’anno 2018 su anno 2017? Sono i seguenti:
1. Ferro acciaio tondo per cemento armato Euro kg 0,52 (prezzo 2017) variazione anno 2018 su 2017 + 14,94%;
2. Rete elettrosaldata Euro kg 0,53 (prezzo 2017) variazione anno 2018 su 2017 + 13,30%;
3. Travi laminate in acciaio Euro kg 0,71 (prezzo 2017) variazione anno 2018 su 2017 + 15,40%;
4. Acciaio armonico in trefoli Euro kg 1,36 (prezzo 2017) variazione anno 2018 su 2017 + 19,15%;
5. Bitume Euro q 44,99 (prezzo 2017) variazione anno 2018 su 2017 + 10,57%.
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