L’Art. 94-bis del Testo Unico D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 che disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche, del Testo Unico è stato stravolto dalle modifiche introdotte dall’art. 3, comma 1, decreto-legge n. 32 del 2019.
Con il nuovo art.94 bis, si è inteso semplificare la normativa riguardante le opere minori, per cui, per tali tipi di opere, il certificato di collaudo è sostituito dal certificato di regolare esecuzione redatto dal Direttore dei Lavori e che riguardano le seguenti opere:
• interventi di “minore rilevanza” nei riguardi della pubblica incolumità come: gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico di costruzioni esistenti nelle località sismiche a media sismicità (Zona 3); le riparazioni e gli interventi locali sulle costruzioni esistenti; le nuove costruzioni che non rientrano nella fattispecie delle costruzioni rilevanti;
• c) interventi “privi di rilevanza” nei riguardi della pubblica incolumità: che sono qualificabili con gli interventi che, per loro caratteristiche intrinseche e per destinazione d’uso, non costituiscono pericolo per la pubblica incolumità.
Inoltre è ribadito nel nuovo art.94 bis, rimane l’obbligo del titolo abilitativo per l’intervento edilizio, per cui non è possibile iniziare lavori relativi ad interventi “rilevanti”, senza l’autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico della Regione. Diversamente per gli interventi di “minore rilevanza” o “privi di rilevanza”, seppur soggetti all’obbligo del titolo abilitativo all’intervento edilizio, i lavori possono iniziarsi senza l’autorizzazione scritta del competente ufficio tecnico della Regione, seppure quest’ultima puo istituire controlli anche con modalità a campione.
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